Azalea
3 mesi e 10 giorni...
3 mesi e 10 giorni...
Ripetevo queste parole nella mia testa mentre passavo da un compito all'altro per la casa del branco. 3 mesi e 10 giorni e poi avrei finito il liceo. Una volta diplomata, avrei potuto trovare un lavoro a tempo pieno, allontanarmi da qui per andare verso un territorio umano. Quando sarei riuscita ad andarmene da questa casa del branco, avrei potuto stare lontana dai licantropi, che rendevano miserabile la mia esistenza.
In fondo non potevo davvero biasimarli. I miei genitori avevano cercato di rovesciare Alfa Robert. Erano traditori. E io avevo il sangue dei traditori. Alfa Robert mi ha perdonò solo dopo l'esecuzione dei miei genitori perché all'epoca avevo 5 anni e non sapevo nulla.
Dopo essere diventata un'orfana con il sangue dei traditori, nessuna famiglia del branco mi accolse. Alfa Robert e Luna Lyssa mi permisero di rimanere nella casa del branco se avessi svolto dei lavori. Era iniziato con compiti semplici nella casa del branco, ma le aspettative aumentarono man mano che crescevo.
Eccomi qui. 16 anni, a meno di un mese dal compierne 17, con il solo scopo di far passare il tempo fino a quando sarei riuscita ad andarmene. Ogni mattina mi alzavo prima di tutti gli altri e scendevo di nascosto alle docce degli omega per lavarmi e cambiarmi velocemente. Avevo raccolto e rammendato abbastanza vestiti per avere 3 abiti per i lavori di casa e 3 abiti per la scuola. Di solito arrivavo in cucina giusto in tempo per preparare la colazione per coloro che vivevano nella casa del branco e lavare i piatti utilizzati prima di salire in mansarda per prepararmi per la scuola. Cercavo di uscire di casa molto prima che tutti avessero finito la colazione in modo da poter essere lasciata in pace.
Dopo la scuola, tornavo indietro il più velocemente possibile per iniziare a lavorare su tutti i compiti giornalieri. Se riuscivo a finire in tempo, potevo studiare e andare a dormire a un'ora decente. Ma di solito non era così. Grazie a Dea ricordavo tutte le informazioni che leggevo e la scuola mi risultava molto facile, visto che gli altri adolescenti della casa del branco avevano come solo scopo quello di rendere la mia vita un inferno.
La casa del branco ospitava alcuni orfani come me, le famiglie dell'Alfa, del Beta e del Gamma, così come alcuni guerrieri del branco. E per uno sfortunato caso, i figli più grandi dell'Alfa, del Beta e del Gamma avevano tutti la mia stessa età. Ciò significava che c'erano molte persone in casa quando non erano a scuola. Molte persone che non si curavano di me.
Il passatempo preferito nella casa del branco era perseguitare la traditrice. A nessuno importava sapere che io non facessi parte dei piani dei miei genitori. Ero solo una traditrice con il sangue dei traditori. Accettavo i loro tormenti, commenti e angherie. Lo accettavo pensando che presto avrei potuto allontanarmi dai lupi e andare a vivere nella zona umana del nostro territorio. Lì sarei stata solo una ragazza tra le tante. Avrei potuto guadagnare denaro e vivere una vita semplice e tranquilla da sola. Il lupo che è in me aveva smesso di parlare 2 mesi dopo il suo arrivo, quindi sarei potuta essere umana a questo punto. Non avevo nemmeno mai mutato forma.
Un ultimo compito da fare oggi. Guardai il mio orologio crepato e vidi che erano solo le 21.30. Forse potevo entrare furtivamente in cucina prima di andare a letto e vedere se c'erano avanzi della cena. L'ultimo compito della mia giornata era piegare la biancheria che avevo lavato dopo la scuola. Non mi dispiaceva tanto perché potevo appoggiare il mio libro di testo accanto a me e studiare mentre piegavo.
Stavo andando in lavanderia con il mio libro di letteratura in mano. Mentre camminavo verso il tavolo delle ceste di roba in attesa di essere piegata, sfogliavo il mio libro cercando la pagina in cui mi ero interrotta. Non veniva quasi mai nessuno nella stanza della lavanderia perché i vestiti venivano sempre consegnati nelle camere entro la mattina successiva. Quindi, fu una completa sorpresa scontrarmi contro un muro di muscoli alto 1,88 metri. Mentre si girò, mi si fermò il cuore, facendomi ansimare involontariamente di paura.
Liam
Dovrei davvero parlare con mamma del fatto che gli addetti entrano nella mia stanza e prendono i vestiti da lavare. Seriamente, sto per compiere 17 anni e non appena troverò la mia compagna, diventerò l'Alfa! Credo di poter mettere in ordine la mia biancheria come tutti gli altri quando ho bisogno di lavare qualcosa. O almeno quando mi resta solo un paio di boxer...
Ero lì nella stanza della lavanderia, guardando tra ciò che speravo fosse la biancheria pulita lavata oggi. Le ceste non erano etichettate, quindi non ero sicuro di sapere a chi appartenesse quale cesta. Dopo aver guardato tutte le ceste per 5 minuti, stavo per rinunciare alla ricerca della mia felpa preferita e stavo per girarmi e andarmene quando qualcuno sbatté contro di me da dietro.
Mi girai senza vedere nessuno finché non abbassai lo sguardo verso il pavimento. Un po' mi arrabbiai quando vidi la piccola ragazza traditrice che mio padre aveva tenuto nel branco. Mi guardava con paura negli occhi. Notai il libro accanto a lei. Mi chinai rapidamente e afferrai il libro notando che era quello del corso di letteratura.
Lei si alzò velocemente e chinò la testa nella mia direzione. Con una voce soffocata dal timore, disse: "Mi dispiace Alfa Liam. Non stavo prestando attenzione. Non accadrà di nuovo."
Le feci un cenno d'assenso con un grugnito.
"Posso fare qualcosa per te, Alfa Liam?" disse sussurrando appena. Potei vedere il suo piccolo corpo tremare leggermente sotto i suoi vecchi e logori vestiti. Mi sembrava ragionevole la sua paura, visto che è alta solo 1,47 metri ed è molto piccola. Alcune persone nemmeno credono che abbia un lupo, vista la sua corporatura così esile.
"Dov'è la mia biancheria?" risposi, l'irritazione evidente nella mia voce. Volevo solo la mia felpa. Ero irritato con mia madre per aver permesso agli omega di venire a raccogliere la mia biancheria da lavare. Lei annuì e guardò le ceste di abiti intorno a noi. Trovò la mia e la mise sul tavolo da stiro. Mi venne un'idea.
"Quindi, non sono ancora piegati e pronti? Beh, non va bene" dissi iniziando a sfogliare le pagine del suo libro ancora tra le mani. "Credo che li piegherai ora. E io giocherò con questo mentre aspetto."
Iniziai a sfogliare un po' più vigorosamente le pagine. I suoi occhi si spalancarono quando la pagina successiva che stavo svogliando si strappò dal libro.
"Ops. Meglio lavorare velocemente." le dissi con sarcasmo. Lasciai cadere la pagina strappata mentre lei iniziava a piegare velocemente i miei vestiti. Non avrei dovuto essere un cretino con lei, ma era un po' un'abitudine dopo tutti questi anni.
Azalea
Il mio cuore colò dritto nello stomaco. No, no, no. Era stata una buona giornata. Ero stata spinta in un armadietto e inciampata nel corridoio solo una volta oggi. Avrei finito prima delle 23.00 e potuto dormire stasera! E l'ultima volta che uno dei miei libri di testo si era rovinato, Luna Lyssa mi aveva fatto fare lavori extra per 4 settimane intere prima di riuscire a "rimborsare" il costo del libro.
Avevo iniziato a piegare il più velocemente possibile. Quando finii di piegare la biancheria, lui aveva lentamente strappato circa 10 pagine dal mio libro, lasciandole cadere sul pavimento tra i nostri piedi.
Guardò la pila di abiti, trovò l'oggetto che voleva, la sua felpa preferita, e l'afferrò prima di lasciare cadere il mio libro sul tavolo da stiro.
"Puoi mandare il resto su, oh, e pulisci questo pasticcio" disse girandosi per andarsene.
Perché lui? Fra tutti loro, perché doveva essere lui? Di gran lunga, Gwen era sempre stata la più cattiva, ma Liam era quello che mi spaventava di più. Lui e Damien erano di dimensioni simili, ma Liam è un Alfa. Sarà sempre più forte e più veloce degli altri. E un giorno, non troppo lontano nel futuro, sarà l'Alfa e potrà cacciarmi come un licantropo solitario.
Mentre si allontanava, mi girai per raccogliere i pezzi e metterli da parte così avrei potuto piegare queste ceste e tornare in mansarda. Pensai di aver sentito i suoi passi fermarsi per un secondo, ma quando guardai di sottecchi, vidi solo la porta della stanza della lavanderia che si muoveva.
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